Israele
Blocknotes
di Reuven Ravenna
Nei giorni del virus
Dai primi di marzo sono restato in volontaria clausura, in primis dalle due uscite quotidiane al bet hakeneset a otto minuti da casa. Dopo quasi due mesi, mi hanno proposto di tornare alle tefillot, scaglionate in due minianim all’esterno della nostra sinagoga. Non ho accettato per ragioni di età. Solo tre settimane fa, sono tornato all’interno, con tanto di mascherina (“Coprite naso e bocca, lavatevi le mani e mantenete la distanza di due metri dagli altri partecipanti”). Ho ritrovato un bet hakeneset diverso da quello conosciuto da decenni. Distanziati dagli amici, con un’impennata di partecipazione il venerdì sera! Dopo l’illusione di un miglioramento generale, di nuovo l’affluenza è ridiscesa a meno di una quarantina di persone. Mi è pesante la tefillà con la mascherina. Penso di rimanere a casa a shahrit [mattino] e andare a tefillah solo a minhah e arvit [pomeriggio e sera], per non perdere le lezioni di Ghemarà e Tanakh. Per inciso seguo costantemente la situazione in Italia. Quando finiremo questa prova planetaria?
Reuven Ravenna, Rehovot
Daniele Portaleone, erba al sole
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