Ricordi
Tullio Levi
Per Il Centro Primo Levi
di Fabio Levi e Alida Vitale
Tullio è stato nel consiglio del Centro Internazionale di Studi Primo Levi dalla fondazione; per tutto il periodo, per tre mandati, Il suo sostegno è stato costante, sia nelle cose concrete (quando ad esempio dovevamo cambiare i computer), sia nelle decisioni importanti, quando avevamo bisogno di incoraggiamento a fare passi particolarmente impegnativi (ad esempio in occasione della prima mostra). Ha creduto da subito all’idea dell’Associazione degli amici e si è impegnato con grande senso pratico per metterla in piedi e per raccogliere le prime adesioni. Dove c’era Tullio tutto diventava più facile e ci si sentiva sorretti.
Fabio Levi
Sono ancora in corso le celebrazioni per il centesimo anniversario della nascita di Primo Levi promosse dal Centro Internazionale di Studi e Tullio Levi, componente del Consiglio del Centro, è stato uno dei soci fondatori ed il più attivo promotore dell’Associazione Amici del Centro.
In ogni occasione pubblica, egli spiegava le ragioni della costituzione dell’Associazione, nata con lo scopo di sostenere e diffondere le attività del Centro Primo Levi di Torino. Egli si rivolgeva alle persone che - pur operando in campi diversi - considerano l’opera dello scrittore torinese una presenza viva ed essenziale nella cultura di oggi, e chiedeva loro, in primis, di associarsi, sottolineando come il costo annuale fosse del tutto contenuto (20€!) e, con estrema chiarezza come era nel suo stile, chiedeva un contributo di idee, di partecipazione oltre che un aiuto concreto.
Spiegava che l’Associazione Amici del Centro Internazionale di Studi Primo Levi che, per le note ragioni, non ha poi purtroppo avuto modo di sviluppare le iniziative messe in cantiere, si propone due obiettivi prioritari da perseguire in Italia e all’estero: da un lato, sostenere l’attività del Centro estendendo e consolidando la sua base di riferimento attraverso la partecipazione di nuovi soggetti disponibili ad offrire le loro competenze, le loro relazioni, la loro influenza e il loro sostegno materiale. Dall’altro valorizzando e dando ampia visibilità ai frutti più interessanti del lavoro dal Centro: Tullio, in ogni occasione, spiegava che l’Associazione ed i suoi componenti avrebbero potuto farsi promotori, oltre che della diffusione dei notevoli materiali prodotti già disponibili, di iniziative di incontro e di discussione, raccogliendo esigenze, sollecitazioni e suggerimenti provenienti dai vari pubblici interessati all’attualità delle riflessioni che il pensiero di Primo Levi suscita.
Forse non tutti ricordano che dalla fine del mese di ottobre 2019 al mese di gennaio di quest’anno, il Centro Internazionale di Studi Primo Levi ha riproposto a Palazzo Cisterna, ex sede della Provincia di Torino, la mostra “I Mondi di Primo Levi, Una strenua chiarezza ”, che ha visto nei tre mesi di apertura, la partecipazione di ben 100 classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado e di istituti di formazione professionale e tecnica, con un afflusso di oltre 2.000 studenti di Torino e Provincia e di altri Comuni del Piemonte. Questa edizione della mostra, tornata a Torino dopo l’allestimento in varie città in Italia e all’estero, era stata pensata proprio in funzione della partecipazione privilegiata del mondo della scuola.
Tullio Levi, quasi ogni mattina, ha guidato le migliaia di studenti, accompagnati dai loro insegnanti, facendo loro cogliere lo spirito della mostra: conoscere e riflettere su Primo Levi, testimone della Shoah, scrittore multiforme capace di cimentarsi con i generi letterari più diversi e homo faber, creatore di figure con i fili di rame, residui di lavorazione del suo luogo di lavoro. Davanti ad ogni pannello, Tullio spiegava a ragazzi e ragazze attenti e commossi, la poliedricità dell’uomo Primo Levi, raccontava i suoi “mondi” e li accompagnava nella comprensione della storia e nell’importanza della trasmissione della memoria.
L’Associazione Amici del Centro si impegna a portare avanti le idee e le proposte che Tullio, con tanta passione, aveva suggerito.
Alida Vitale
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