a cura di Silvana Momigliano Mustari e Enrico Bosco,
con la collaborazione della biblioteca “E. Artom” della Comunità Ebraica di Torino
Fabiano Massimi – Se esiste un perdono – Ed. Longanesi, 2023 (pp. 319, € 18,60) Ambientato in Cecoslovacchia e più precisamente in una delle stazioni ferroviarie di Praga, il romanzo è costruito intorno all’operato di un uomo realmente esistito: Nicholas Winton, lo Schindler britannico, ideatore dell’operazione KINDERTRASPORT che portò in salvo diecimila minori ebrei, non accompagnati. Volontari britannici organizzarono poi materialmente gli espatri nell’arco di sei mesi del 1939, caricando su otto treni i piccoli profughi con destinazione Regno Unito, unico paese europeo ad aver aperto le porte ai rifugiati. Quanto all’interrogativo posto dal titolo…se ne troverà forse risposta leggendo queste toccanti pagine. (s)
Marco Ventura – Il fuoriuscito. Storia di Formiggini, l’editore suicida contro le leggi razziali di Mussolini. – Ed. Piemme, 2023 (pp. 302, € 19,50) Primo fra i molti suicidi ebrei contro il fascismo, Formiggini scelse il luogo più simbolico della sua Modena (la Torre Ghirlandina) per farne un gesto politico di ampia risonanza. Non fu così: il suo gesto, ignorato dalla stampa locale, venne derubricato e passato sotto silenzio. Eppure, l’editore Formiggini era una delle figure più eminenti nel panorama economico e culturale italiano degli anni Venti e Trenta: ideatore della Enciclopedia Italiana (poi Treccani) e anche della rivoluzionaria “biblioteca circolante” ma l’occhiuto regime seppe cancellarne ogni traccia. Marco Ventura, giornalista e scrittore, presenta la sua scrupolosa ricostruzione dei fatti, focalizzando molte delle persone coinvolte, avvalendosi di una sapiente ricerca archivistica, di molteplici fonti, tra cui anche i numerosi libri su Emilia Santamaria, illustre pedagogista e moglie dell’editore. (s)
Alessandro Zignani – Il violinista di Birkenau – Ed. nuovadimensione, 2023 (pp. 249, € 17) Il violinista di Zignani (germanista, traduttore dal tedesco e docente di Storia della Musica) è ovviamente un personaggio di fantasia, strutturato in modo da illustrare l’universo dello sterminio e l’assurdità delle situazioni in cui esseri umani incolpevoli si sono trovati a subire tormenti tra i quali la morte può essere stata una liberazione. L’intenzione dichiarata è quella di “accendere in qualcuno il timore di una regressione a modelli arcaici che potrebbero tornare a minacciare la nostra cultura in ogni momento”. La tecnica usata per il romanzo è quella del contrappunto musicale, in modo da porre in parallelo vicende che, nella realtà, si sono svolte in luoghi e situazioni diverse e analizzandole secondo la dinamica interpretativa applicabile a fenomeni assurdi quali il nazismo e la Shoah. Quanto alla musica concentrazionaria, numerosissime sono le testimonianze e i reperti venuti alla luce, poi studiati, eseguiti e fatti conoscere dal maestro Francesco Lotoro. (s)
Jeffrey Veidlinger – L’Olocausto prima di Hitler.1918-1921. I pogrom in Ucraina e Polonia alle origini del genocidio degli ebrei -Ed. Rizzoli, 2023 (pp. 478, € 25) L’immenso lavoro dello studioso si articola su alcuni aspetti cruciali :- focus sulla storia dell’antisemitismo nell’impero russo e sull’impatto della Grande Guerra sugli ebrei – le rivoluzioni russe, l’istituzione della sovranità ucraina, il crollo dell’impero austro-ungarico, il nuovo modello di pogrom , praticato dai militari durante il vuoto di potere tra i due imperi sbriciolati – analisi dettagliata di alcune delle centinaia di pogrom documentati, (con il pretesto che gli ebrei stavano architettando una rivolta per instaurare un governo bolscevico )– confronto tra polacchi , ebrei e ucraini sulle cause dei pogrom durante i lavori per la firma del Trattato di Versailles – analisi dei pogrom attuati dai tedeschi nel 1941 a dimostrazione del fatto che i nazisti, associando bolscevichi e ebrei, diedero inizio al nuovo e definitivo sterminio. La conclusione tratta dallo studioso è dunque che l’odio verso gli ebrei non è stato causato da motivi religiosi, culturali né razziali bensì nella identificazione dell’avversario politico da eliminare. (s)
Anna Veronica Pobbe – Un manager del Terzo Reich. Il caso di Hans Biebow – Ed.Laterza, 2023 (pp. 201, € 18) Opera pluripremiata In Italia e all’estero sulla figura contraddittoria dell’amministratore del ghetto di Lodz, che non era un militare e nemmeno un alto esponente del nazionalsocialismo, sebbene iscritto al partito. Un manager oculato sul risparmio, sui benefici materiali e sui profitti che se ne potevano trarre. La storiografia da tempo si interroga sulle categorie applicabili alla burocrazia nazista, in cui il mondo manageriale agisce trasversalmente alle gerarchie, non appartenendo a nessuno dei sistemi di comando rigidamente basati sull’obbedienza. Tra costoro Hans Biebow rappresenta perfettamente il prototipo: non militare, capace di iniziativa e improvvisazione, spregiudicato, ambizioso, totalmente votato all’ideologia nazista e consapevole della propria onnipotenza nello sfruttamento degli ebrei rinchiusi nel ghetto fino alla loro consunzione fisica. (s)
Colm Toibin – Il mago – Ed. Einaudi, 2023 (pp. 450, € 24) Mentre la Storia scorre sullo sfondo, veniamo condotti a conoscere l’uomo Thomas Mann, non soltanto lo scrittore, poiché nelle intenzioni dell’autore, questo sarà il romanzo biografico “totale”: basato sugli scritti di Mann e dei famigliari oltre ad una mole copiosissima di altre fonti. Che cosa ha spinto l’autore a tornare su di una personalità così eminente e nota se non il desiderio di approfondirne la conoscenza intima, non ufficiale? La vita dello scrittore, intrinsecamente romanzesca, viene mescolata con quella delle sue creature, inscindibili dal creatore e dove si possono riconoscere sentimenti e inclinazioni emersi dalla intimità dei diari (un esempio per tutte è Morte a Venezia). Di Particolare interesse i capitoli in cui Thomas, sposato ad una ebrea, all’ascesa del potere hitleriano, andrà vagabondando in esilio dalla Svizzera alla Svezia e infine agli Stati Uniti. (s)
Sacha Naspini – Villa del Seminario – Ed e/o, 2023 (pp. 204, € 17,50) In corsa per il premio Strega 2023, questo romanzo è frutto di immaginazione e abilità narrativa originale, ma si rifà ad un episodio accaduto negli anni di guerra. Nel 1943 a Roccatederighi, nella maremma toscana, un seminario di proprietà vescovile venne affittato al gerarca della zona, per allestirvi un campo di internamento destinato ai prigionieri, soprattutto ebrei, in attesa del trasporto verso lo sterminio. Apparentemente la vita del borgo continua misera e monotona come sempre, in realtà la Resistenza sta covando e prendendo piede e i personaggi creati da Naspini assumono le caratteristiche dei partigiani narrati da Cassola, Pavese, Calvino, Fenoglio…, trovandosi nelle medesime situazioni. L’intreccio è ben tessuto e lo stile spoglio si presta a raccontare una storia d’amore in tempi di paura, violenza ma anche di riscatto. (s)
Anna Linda Callow – La lingua senza frontiere. Fascino e avventure dello Yiddish – Ed. Garzanti, 2023 (pp. 225, € 18) Era stato quasi sul punto di diventare “lingua morta” quando lo yiddish “lingua senza patria “è rinato, trovando impulso dalla riscoperta della musica klezmer, nella letteratura di autori quali Isaac B. Singer e altri, e nel cinema di Woody Allen. A detta della studiosa “questo libro non accampa pretesa di essere un saggio accademico di storia della lingua o della letteratura yiddish…non è sistematico seppur cronologico…ed è arbitrario nella scelta delle figure storiche”. Eppure, forse proprio in questa asistematicità risiede il fascino di un libro che, in realtà, presenta un quadro ampio sia dell’aspetto linguistico semantico-culturale, che della storia di un fenomeno unico nel suo genere, in una narrazione piana, scorrevole e accattivante, della “lingua che visse due volte”. (s)
Giorgio Fabre – Il gran Consiglio contro gli ebrei. 6-7 ottobre 1938: Mussolini, Balbo e il regime – Ed. il Mulino- 2023 (pp. 321, € 26) L’autore, studioso di storia politica del Novecento, presenta il volume che compie un completo recupero di un documento molto importante del fascismo e lo integra con la conoscenza storica e testuale di un dibattito finora sconosciuto in base a diversi appunti mussoliniani e ai quotidiani del tempo: la prima versione “ufficiale” della Dichiarazione sulla razza, il ciclostilato elaborato dal duce e distribuito ai membri del Gran Consiglio la sera del 6 ottobre 1938 in una discussione che durò circa cinque ore a Palazzo Venezia. Il testo del libro consta di nove capitoli e di nove corpose appendici documentali (e).
Manuela Faccon – Vicolo Sant’Andrea 9 – Ed. Feltrinelli- 2023 (pp. 285, € 18) L’autrice, dottore di ricerca in Filologia e letteratura, è al suo romanzo d’esordio nel quale, prendendo spunto da vicende storiche e familiari e da ricordi d’infanzia, costruisce il ritratto di una donna che assiste all’arresto della famiglia ebrea da cui lavora come sguattera e da cui è stata istruita ed educata alla lettura. A lei la madre aveva affidato il suo bambino che, però, viene subito separato dalla donna che poi cercherà di trovarlo dopo molto tempo (e).
Dan Stone – L’Olocausto. Una storia incompiuta – Ed. Einaudi – 2023 (pp. 314, € 26) Il testo, dell’autore, che insegna Storia moderna, è di non facile lettura per la complessità della storia che racconta visto che ci sono parti importanti della storia dell’Olocausto che la narrazione prevalente non ha ancora compreso. Si deve, infatti, ricordare che esso non fu solo una questione tedesca: gli storici hanno cominciato a studiare, in dettaglio, le esperienze delle deportazioni degli ebrei in diverse nazioni, anche superando i confini d’Europa. Inoltre, molti hanno interpretato la “Soluzione finale” come nazista ma molti degli ebrei furono abbattuti brutalmente, morirono di fame nei ghetti o furono rinchiusi in campi di sterminio di nazioni diverse dalla Germania. Infine, è importante notare che l’Olocausto non si concluse nel maggio 1945 con la liberazione dei campi. Il libro si snoda per otto corposi capitoli, una introduzione intitolata “Che cos’è l’Olocausto?”, una conclusione finale, una bibliografia scelta, un indice dei nomi e dei luoghi (e).
Jan Assmann – Esodo. La rivoluzione del mondo antico – Ed. Adelphi – 2023 (pp. 428, € 42) L’autore è professore emerito di Egittologia e ha già pubblicato, per Adelphi, due titoli: Mosè l’egizio (2000) e La distinzione mosaica (2011). In questo suo nuovo libro si propone di scrivere “…né un riassunto né un commento del libro dell’Esodo, anche se naturalmente non posso esimermi dall’affrontare in entrambe queste forme il rapporto con il testo biblico, così come ci è stato tramandato. Ciò che mi propongo di fare è, piuttosto, una “lettura risonante”, una lettura per necessità di cose assolutamente soggettive dei testi biblici nella quale riecheggi il più possibile ciò che mi è divenuto familiare sia grazie ai miei interessi di egittologo e generalmente culturali sia a seguito delle mie esperienze personali”. La lettura del testo è, quindi, sicuramente complessa e si snoda in tre parti corpose: “Principi generale”, “L’esodo”, “Il patto” e, infine, comprende una bibliografia, un elenco delle illustrazioni e indici: analitico, dei passi biblici, dei termini ebraici (e).