Intervista di Filippo Levi
Il motto del Ha Keren Ha Hadash Le Israel (New Israel Fund, NIF), recita “Stand for a better Israel” ossia supportare un Israele migliore. NIF è una organizzazione ebraica fondata nel 1979, che prospetta un modo diverso di supporto a Israele. Secondo la sua visione la sopravvivenza e il progresso di Israele non può basarsi solamente sulla sua forza militare, il benessere materiale, le capacità tecnologiche o la tradizione ebraica; secondo il NIF, invece, la sopravvivenza di Israele è legata anche e forse anche in maniera maggiore, alla solidità delle sue istituzioni democratiche, alla costruzione di una società giusta in cui tutti i cittadini godono di uguali diritti e dove non vengono discriminati in base alla loro appartenenza etnica e religiosa o in base al loro orientamento sessuale.
Le iniziative del NIF sono pertanto orientate verso aree che, ad un primo sguardo, possono sembrare strane se confrontate con le tipiche iniziative di sostegno economico cui siamo maggiormente abituati. Sfogliando l’annual report del NIF, tra le molteplici iniziative intraprese, possiamo leggere di attività quali: sostegno legale per attività in supporto dei diritti di donne, richiedenti asilo e minoranze, supporto alle organizzazioni che operano per una società egualitaria dove ebrei ed arabi si sostengono reciprocamente in una mutua collaborazione, l’organizzazione di proteste congiunte arabo-israeliane per contrastare la violenza intercomunale e la mobilitazione per una collaborazione costruttiva, sostegno di iniziative a tutti i livelli politici ed amministrativi per l’incremento dei fondi pubblici per i settori palestinesi della società israeliana, supporto alla lotta per i diritti della comunità LGBTQ, libertà religiosa e equiparazione dei diritti per le comunità riformate e conservative.
Il NIF non è molto noto in Italia, la redazione di HK ha preso contatto con Mickey Gitzin, Chief Executive Officer di NIF in Israele per intervistarlo sulle attività del Fondo.
Vedo che il NIF ha sezioni negli USA, in Canada, Australia, Svizzera, UK ed in Germania, oltre che ovviamente in Israele. Dove è nato il NIF e come è organizzato oggi?
Il NIF è stato fondato da una partnership tra attivisti progressisti in Israele e negli USA fortemente influenzata dalla rivoluzione che c’è stata negli Stati Uniti per i diritti umani e civili degli anni ’60 e ’70. Questa partnership costituì il NIF con il proposito di rafforzare il carattere democratico, liberale e sociale dello Stato di Israele nello spirito della sua Dichiarazione di Indipendenza. Oggi la Fondazione è la maggiore organizzazione filantropica dell’ebraismo progressista al mondo che opera in supporto alle attività della società civile israeliana.
Quante persone sono affiliate al NIF?
Il NIF ha migliaia di sostenitori in tutto il mondo e sostiene centinaia di organizzazioni ogni anno.
Qual è lo scopo del NIF?
La Fondazione attualmente supporta circa un centinaio di organizzazioni della società civile israeliana all’anno, attraverso finanziamenti stabili o ad hoc in seguito a specifiche emergenze. Inoltre, attraverso il servizio Shatil di consulenza e formazione per le organizzazioni per il cambiamento sociale, svariate centinaia di organizzazioni ricevono consulenza strategica e organizzativa, corsi di formazione e opportunità di formare rete tra di loro.
Il NIF è focalizzato nella protezione delle componenti più svantaggiate e vulnerabili della popolazione israeliana. Questo significa una richiesta di completa eguaglianza per i cittadini arabi di Israele e l’eliminazione di ogni discriminazione istituzionalizzata verso di loro, uguali diritti per le donne e la comunità LGBTQ, nonché la protezione dei richiedenti asilo. Il NIF crede in una equa distribuzione delle risorse e nel fornire eguali opportunità a tutte le donne e gli uomini israeliani.
Qual è il budget annuo del NIF e come vengono raccolti i fondi?
Ogni anno la fondazione raccoglie circa 30 milioni di dollari da circa sedicimila donatori sparsi nelle comunità ebraiche del mondo e da ebrei ed arabi israeliani.
A differenza di altre organizzazioni assistenziali ed ONG attive in Israele, le attività del NIF hanno un forte indirizzo politico. Dal punto di vista politico quali sono le aree di maggiore attività?
Il lavoro strategico del NIF è basato sul concetto olistico che la promozione dei diritti umani, la giustizia l’uguaglianza e la democrazia in un’area influenzino altre aree della società. Per esempio l’attività contro la violenza nella società araba è necessariamente legata al femminismo, che a sua volta è necessariamente legato all’eguaglianza di genere, alla giustizia distributiva ed alla lotta contro il razzismo.
Va rimarcato, che il NIF è un’organizzazione indipendente e che rifiuta qualsiasi affiliazione politica, pur rimanendo completamente dedicata al sostegno della democrazia israeliana.
Israele è una società estremamente complessa, composta da forti minoranze, diverse religioni, dove si possono trovare tutti gli estremi, dai gruppi più ortodossi a quelli più laici. Qual è secondo te il pericolo più grande per la società israeliana?
Come si può osservare in tutto il mondo occidentale, le correnti dell’estrema destra stanno prendendo piede. In Israele l’estremismo populista si riflette nella crescente presenza del fondamentalismo religioso di destra del Kahanismo, che è riuscito a raggiungere la pubblica opinione con idee che contraddicono i valori del mondo liberale. Loro sono portatori di idee anti-LGBT, sono per l’oppressione delle donne, per la continuazione dell’occupazione e dell’oppressione nei territori occupati. Il Kahanismo, che fino a poco tempo fa era un fenomeno marginale, ha raggiunto il cuore del maggior partito israeliano, il Likud. IL NIF è determinato a proteggere i principi ed i valori della democrazia contro la deriva populista.
Tra le varie campagne che il NIF ha portato avanti dalla sua nascita nel 1979, potresti descrivermi delle storie di successo di cui il NIF è particolarmente orgoglioso?
Negli oltre quarant’anni di attività del NIF molti progressi sono stati fatti in vari campi in cui il NIF opera e, anche attraverso le nostre campagne, abbiamo potuto allargare gli spazi di libertà in Israele.
Il NIF ha accompagnato sin dal principio la lotta LGBTQ. Oggi in Israele è riconosciuto ed equiparato legalmente il matrimonio tra persone del medesimo sesso ed è permessa la maternità surrogata. Il NIF sostiene una lobby congiunta per tutte le organizzazioni LGBT ed in questo contesto è riuscito ad incrementare il lavoro governativo con la comunità gay.
Il NIF ha promosso i diritti delle donne ed ha promosso una serie di leggi per l’equiparazione dei salari e dei diritti sui luoghi di lavoro e nella società, così come ha promosso i diritti delle donne nelle comunità religiose e nelle corti rabbiniche.
Sul fronte dei diritti umani il NIF ha creato un programma per la formazione di decine di avvocati specializzati sul tema dei diritti umani, che ha portato all’apertura di centri per i diritti umani nelle facoltà di legge delle università israeliane. Inoltre molte organizzazioni che operano in questo settore sono riuscite a correggere ingiustizie quotidianamente.
Nel 2003 NIF ha creato il programma “Kick it Out” (caccialo fuori), che è riuscito a portare alla pubblica attenzione il tema della violenza ed il razzismo negli stadi e nello sport in generale, agendo per una sua progressiva eliminazione. Inoltre organizzazioni finanziate dal NIF hanno promosso importanti iniziative legislative nelle aree dell’edilizia pubblica residenziale e in quelle della libertà di espressione e di protesta.
Nel periodo della pandemia, siamo riusciti ad aumentare la consapevolezza dell’importanza della vaccinazione in diversi settori della popolazione, inclusi i richiedenti asilo, i cittadini arabi e la popolazione carceraria. Inoltre abbiamo fornito fondi di emergenza a decine di organizzazioni attive nella società araba ed ultra-ortodossa per far fronte alla crisi causata dalla pandemia.
Quale pensi sia la prossima grande sfida per il NIF?
Come abbiamo imparato negli anni recenti, la nostra sfida più importante è di costruire meccanismi e processi a lungo termine che possano rafforzare la democrazia israeliana indipendentemente dalle minacce dell’instabilità politica che caratterizzano Israele e molti altri paesi del mondo. In questo periodo di incertezza politica ci rendiamo conto quanto sia importante una società civile funzionale, che sia in grado di agire in modo indipendente mantenendo vivo il significato dei valori di uguaglianza e democrazia. A questo scopo dobbiamo sviluppare nuove idee, far crescere una nuova leadership e nuovi movimenti sul territorio che formino la base di una società democratica funzionale in un mondo che continuamente pone nuove sfide politiche, tecnologiche e di trasformazione sociale.
Come possono le persone italiane interessate alle attività del NIF entrare in contatto e collaborare con voi?
Chiunque è caldamente invitato a contattarci e supportarci attraverso il nostro sito web o i nostri indirizzi email. La sezione svizzera è quella più vicina all’Italia, questa sezione ha celebrato il suo trentesimo anniversario tre anni fa. Le informazioni per contattare qualsiasi sezione del NIF si trovano all’indirizzo web: https://www.nif.org/about/contact/
TODÀ!
Photo credits: www.nif.org/