PROSTITUZIONE: VIOLENZA O LAVORO PIÙ ANTICO DEL MONDO?
di Claudia De Benedetti
Per i tipi di VandA. Edizioni è in libreria un interessante volume che affronta il delicato tema della prostituzione nelle diverse fedi religiose. Paola Cavallari, ideatrice dell’Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le donne (OIVD) nella prefazione tratteggia con chiarezza la natura e l’azione pubblica dell’organizzazione definendola ‘laica, dove la dimensione del divino e la ricerca spirituale sono la cifra costituiva…’rimandando al sito dell’Osservatorio tutti gli approfondimenti sull’attività che viene svolta, punto di partenza imprescindibile per giungere a questa pubblicazione in cui sono le voci delle donne, in tutte le loro più varie accezioni, ad essere protagoniste indiscusse.
Nel libro vengono proposti i saggi di studiose, filosofe e teologhe che esaminano aspetti e problemi connessi alla prostituzione nelle differenti fedi ed esperienze femministe. ‘Cosa dicono le varie comunità di fede sulla prostituzione? In che modo viene percepita, come violenza sulle donne o resta lo stereotipo del lavoro più antico del mondo? La libertà individuale ci pone a disposizione la compravendita dei corpi? È necessario mettere in discussione la sessualità maschile ancora così predatoria e violenta?’ Queste sono alcune domande poste alle interlocutrici che hanno partecipato ad un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio. Tra esse la stessa Paola Cavalli, allora presidente OIVD e socia del Coordinamento Teologhe Italiane, Lidia Maggi, teologa e pastora della Chiesa battista, Sarah Kaminski, docente di lingua e letteratura ebraica all’Università di Torino, Rosanna Maryam Sirignano esperta di studi islamici, Mariangela Falà, già presidente dell’Unione Buddhista e Svmini Shuddhananda Ghiri, monaca induista e referente dell’Unione Induista. Le risposte agli interrogativi che hanno animato i dibattiti, insieme a nuovi spunti di approfondimento e riflessione che sono conseguiti costituiscono la trama del volume. Molti sono gli elementi che accomunano i testi pubblicati: la partenza dall’esame delle fonti, i riferimenti ai testi sacri e alle tradizioni, le storie che vengono tramandate e infine un’analisi legata all’attualità.
Il contributo di Sarah Kaminski offre uno spunto di riflessione sulla constatazione che l’ebraismo pur non riconoscendo “alla professione di prostituta/o un ruolo dignitoso o morale, di fatto non vi riconosce un crimine come il furto o l’omicidio” mentre Lidia Maggi esamina nel suo testo le scritture ebraico cristiane affermando che “il corpo è stato posto fuori scena fino a diventare osceno”. In tutti i testi si dà atto che nelle varie religioni sussiste “sulla spinta anche di una solidarietà femminile diffusa uno ‘sguardo empatico’ ma che- a parere di Lidia Maggi – non mette in discussione la scelta.”
Claudia De Benedetti
RELIGIONI E PROSTITUZIONE Le voci delle donne – Buddhismo, Cattolicesimo, Ebraismo, Induismo, Islamismo, Protestantesimo
A cura di Paola Cavallari, Doranna Lupi, Grazia Villa – VandA edizioni, Milano, 2024 (pp. 214, € 16)