Intervista a Michael Kovner
a cura di Anna Rolli
Il pittore Michael Kovner è nato ad Hadera, nel 1948, ed è cresciuto nel kibbutz Ein-Hachoresch, nella bellissima vallata di Hefer, nel centro d’Israele. I suoi genitori, Abba Kovner e Vitka Kempner, eroi leggendari nella lotta al nazi-fascismo in Europa dell’Est, dopo l’aliyah sono stati protagonisti della vita culturale israeliana.
Attualmente Michael vive e lavora in Israele e negli Usa e le sue opere sono presenti nelle principali collezioni pubbliche e private, a Gerusalemme nell’Israel Museum e nella President’s Residence e a New York nel Jewish Museum.
Ci racconti il tuo punto di vista sugli ultimi avvenimenti?
In Israele è scoppiata una rivolta, una rivoluzione. L’estrema destra vuole cambiare radicalmente il nostro paese per farne un regime autoritario e religioso, vuole imporre la Halakhà, la legge religiosa ebraica, e Netanyahu è d’accordo.
Forse lui non è religioso ma i partiti religiosi lo appoggiano e lui crede di essere al di sopra della legge e di poter diventare il re d’Israele.
Israele esiste da 70 anni, fu fondato da persone non religiose ed è sempre stato laico e democratico. Noi oggi lottiamo per la nostra esistenza e se non riusciremo a fermarlo distruggeranno il paese, esattamente come è successo in Italia e in Germania, e come succederà con Putin in Russia. Questo è ciò che pensano le persone che vanno alle manifestazioni contro Bibi.
Data la situazione il governo potrebbe cadere?
Non credo che questo governo cadrà, piuttosto preferiscono distruggere il paese.
Nella società, le persone di sinistra sono superiori dal punto di vista culturale ed economico e anche nella storia del paese hanno svolto un ruolo incomparabilmente superiore. A destra Bibi ha diffuso molto odio tra la popolazione non intellettuale e di scarsa cultura, ha ottenuto i loro voti ed è riuscito a spaccare il paese in due. Il 50% contro l’altro 50% e non c’è modo di raggiungere un compromesso. Se qualcuno vuole distruggere la tua casa che compromesso puoi fare? Dire:” Prego, distruggine solo metà!” A quel punto sei costretto a combattere.
Forse Netanyahu potrebbe allearsi con politici del centro e non aver più bisogno dei partiti religiosi.
Fare un accordo con Bibi, sarebbe come fare un accordo con il demonio. Bibi è un disonesto e deve essere sconfitto, non c’è possibilità di accordo. La gente che va alle manifestazioni non si esprime, forse, con la mia stessa schiettezza ma la pensa come me.
Io ho conosciuto Bibi nell’esercito, quando era giovane, allora era una persona per bene e un buon soldato ma è cambiato, non è più lo stesso.
Apparteneva alla mia stessa unità, eravamo nella stessa pattuglia, ti mando una foto.
Il potere cambia. Il potere corrompe. Oggi Bibi ama il denaro, la vita lussuosa e frequentare i ricchi. È peggiorato di anno in anno ed è diventato molto pericoloso perché corre il rischio di finire in prigione e piuttosto che affrontare il processo preferisce distruggere la magistratura, l’esercito e l’intero paese. Parla molto bene e mostra l’immagine di una persona razionale e istruita ma non è vero, la sua unica buona qualità è saper parlare bene in inglese. In realtà è un bugiardo e un arrogante, convinto della sua superiorità e della superiorità degli ebrei. Non è un patriota, pensa solo a sé stesso, tutto ciò che fa è perseguire il proprio interesse.
Ti trovo molto pessimista.
Non vedo un futuro. Attualmente Israele ha il peggior governo del mondo, a parte la Russia, le popolazioni del mondo non lo amano più e molti giovani stanno andando via.
È come un incubo.
Ben Gvir e Smotrich non sono così minoritari, hanno un loro seguito e, se continueranno a governare con Bibi, non avremo più libere elezioni. Avremo elezioni farsa come in Turchia o in Russia.
Siamo in un’epoca cruciale e ogni ebreo del mondo che sostiene Bibi si assume l’enorme responsabilità della distruzione di Israele.
Per fortuna l’esercito è molto forte ed è contro la riforma ed i partiti religiosi. Gli ufficiali non sono coinvolti in politica ma sono democratici e non vogliono un re d’Israele. Se dovranno scegliere tra essere fedeli a Bibi o al paese sceglieranno di essere fedeli al paese.
Netanyahu ha cambiato Israele?
Netanyahu è il rappresentante di un capitalismo crudele che non si cura dei poveri e dei deboli. Il solo obiettivo è guadagnare molti soldi. Negli ultimi venti anni, pian piano, progressivamente, la differenza tra ricchi e poveri è diventata una delle più alte del mondo occidentale. Le disuguaglianze portano corruzione e siamo diventati uno dei paesi più corrotti. Certo, la nostra corruzione non è al livello di quella diffusa nel mondo arabo. Io faccio il paragone con le altre democrazie. Gli ideali del passato sono stati abbandonati ed oggi dobbiamo combattere per ritrovare noi stessi, altrimenti avremo un paese completamente diverso.
I territori palestinesi sono stati occupati per 55 anni e anche questo porta corruzione. Non si può occupare la terra altrui, è contrario all’umanità e ai diritti umani. Israele è stato un paese occupante per due terzi della sua esistenza! Non va bene! È sbagliato! È sbagliato! Non si può continuare così. È un problema centrale. Gli esseri umani nascono uguali in tutto il mondo e hanno diritto alla libertà.
Non è colpa di Netanyahu.
Non è colpa sua ma lui non ha fatto nulla per cambiare. Solo Rabin tentò di cambiare la situazione e l’hanno ucciso.
Penso spesso ai tuoi genitori e a cosa direbbero oggi.
Anche mio padre era un artista. Nell’adolescenza sognava di diventare un pittore ma invece divenne un combattente e un poeta. Era felice di avere un figlio pittore e apprezzava i miei lavori. In un certo senso io continuo la sua idea, sono diventato un artista, ho combattuto nell’esercito e ora combatto per i diritti umani. Penso che anche mia madre fosse contenta di me. In Lituania era stata una straordinaria combattente e in Israele divenne una psicoanalista. Si occupava dei bambini fino ai 12 anni, tentando di far emergere ciò che avevano vissuto nel periodo preverbale e anche lei, nel suo lavoro, usava molto i colori.
Quando Israele non sarà più una democrazia, non ci sarà posto per gli artisti e per i liberi pensatori. La cultura non può sopravvivere nelle dittature. Tutte le minoranze soffriranno e soprattutto le donne e gli omosessuali. I religiosi pensano di essere il popolo eletto e che gli uomini siano superiori alle donne. Gli uomini studiano e le donne debbono pulire casa e fare figli, possono lavorare per sostenere la famiglia ma mai raggiungere un alto livello d’istruzione e un lavoro di prestigio. Secondo loro i goim sono inferiori e gli omosessuali sono dei criminali perché l’omosessualità è proibita dalla Bibbia. Sicuramente il loro matrimonio sarà abolito e toglieranno loro i bambini.
Per i religiosi i valori dei fondatori d’Israele hanno soltanto 70 anni e sono stupidaggini. La Bibbia è molto più antica e, al confronto, le idee dei pionieri non contano nulla.
Nella fondazione dello stato il socialismo fu molto importante anche se non era condiviso da tutti: solidarietà, umanità, porre al centro l’uomo e non dio, non aspettare che dio ci aiuti ma agire, ridurre la differenza tra ricchi e poveri, non come nei kibbutz dove tutti sono uguali ma almeno eliminarla in parte….
I nostri genitori nella gran maggioranza erano socialisti, quelli della mia età invece sono quasi tutti neoliberisti perché la qualità della vita è migliorata e fare soldi è diventata la cosa più importante. Barak (Ehud Barak ex primo ministro laburista, ndr) per es. veniva da un kibbutz e da una vita modesta e ora è diventato molto ricco.
Lapid, Gantz e Lieberman manifestano contro Bibi però sono tutti neoliberisti. I partiti socialisti non ci sono quasi più. Pian piano la cultura nella società è cambiata e siamo andati verso la legge della giungla.
Cosa pensino i giovani, i ventenni e i trentenni di oggi, non lo so. Forse si tornerà al socialismo, io credo ancora negli ideali socialisti.
Però siete in molti a lottare. È in atto una enorme mobilitazione nel paese.
Siamo in molti ma non siamo abbastanza.
Spero che tu ti stia sbagliando.
Lo spero anch’io.